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al testo di cristina bizzarri
Ma regna ancora il fuoco
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Allora spargo intorno fango, quella lava del fondo che bruciava e scendendo, in rivoli di pianto si acquietava, fredda e stanca. Ma regna ancora il fuoco sopra un trono che non vedi, confuso con il mondo. Affonda le radici nella terra, ha cenere di secoli ai suoi piedi. Espiazione cadere dentro il mondo - memoria divisa della luce.
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Ferdinando Battaglia
- 20/05/2014 11:27:00
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Oltre che ben scritta, è densa di significati, pregna di uninterpretazione religiosa della nostra vita; leggendola alla luce di quel poco che conosco del cristianesimo, ché è sempre minore la conoscenza intellettuale di quel che si esperisce vivendo, direi che molto nei tuoi versi vi ritrovo: dal roveto ardente alla kenosis del Cristo (una mia lettura molto soggettiva, ti chiedo scusa se mi fossi allontanato troppo dalla tua poesia, comunque un piccolo gioiello di precisone).
Ciao Cri
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Amina Narimi
- 19/05/2014 19:24:00
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un viaggio destinato a continuare, che non vedi, Dio è morto scriveva Nietzsche ma nessuno più di lui lo resuscitava. Si vede Cristina attraverso te, si sente con il corpo che apre una strada, che si riempie di fango fino a ricordare..la " divisa della luce"
ti abbraccio. Namastè
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Loredana Savelli
- 19/05/2014 12:59:00
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Magnificamente ritmica, solenne. Ciao
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Adielle
- 19/05/2014 12:55:00
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"Espiazione cadere dentro il mondo- memoria divisa della luce" che spettacolo!
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Francesco Innella
- 19/05/2014 10:49:00
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Questa poesia mi fa pensare ad Empedocle ed anche a quellardore bruniano degli " Eroici Furori". Ciao
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cristiana fischer
- 19/05/2014 10:43:00
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visione potente
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Lorenzo Mullon
- 19/05/2014 10:25:00
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il trono unisce quello che abbiamo diviso col giudizio
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